La gente spesso parla di Pac come di un investimento conveniente. Ma in cosa consiste esattamente un Pac? E quali sono i costi reali da affrontare? Cercheremo di capire qualcosa in più con questa semplice guida.
Spesso il termine Pac viene utilizzato senza conoscerne esattamente il significato. In realtà Pac è un termine usato per indicare il “ Piano di accumulo del capitale”. Esso costituisce l’ atto della sottoscrizione di un fondo di investimento con alcuni versamenti periodici. La durata che può avere un Pac è varia: può durare un paio di anni o anche venti anni.
Anche la somma da versare cambia. Intanto, è necessario dire che il Pac può essere stipulato anche da chi non ha grossi capitali, ma che ha semplicemente l’ intenzione di mettere qualcosa da parte con rate anche a partire da venticinque euro al mese. La rata iniziale è l’ unica che deve essere superiore alle date mensili versate. Pertanto esso può essere sottoscritto da chiunque voglia investire anche una somma minima di denaro, per ricavare benefici a medio o lungo termine.
Le commissioni
L’ acquisto di un fondo comporta certi costi. Nel caso del Pac, poiché l’ acquisto non è immediato e totale, le commissioni che possono essere richieste dalla banche possono risultare troppo alte. Per quanto riguarda, ad esempio, la commissione di ingresso, essa può anche arrivare al 30% del Pac, cifra che viene sottratta direttamente dalla prima rata.
Esistono poi le spese di gestione, che vengono prelevate mensilmente, in base a un calcolo giornaliero e al valore relativo alla quota. Come vediamo, quindi, tra commissioni di ingresso, spese di gestione e diritti fissi, il costo di un Pac può salire eccessivamente.
Cosa valutare bene
Considerando tutti questi aspetti relativi alle commissioni e considerando che stiamo parlando dei risparmi che una persona è riuscito a mettere da parte da una vita, il suggerimento è di ridurre al minimo (per quanto possibile) almeno i costi fissi di un Pac, evitando ,così, una perdita derivante dal mercato azionario che non è possibile prevedere a priori, ed assicurandosi così ricavi certi tutelati da limitati costi di gestione del Pac.
Fare il passo giusto
Prima di sottoscrivere un Pac è bene fare i conti con le proprie spese. Riflettete sulla possibilità di versare piccole rate ogni mese piuttosto che rate più consistenti ogni tre mesi. Questa scelta deve essere valutata attentamente per non rischiare mai di rimanere con il conto corrente al rosso! Dopo aver riflettuto e aver fatto la vostra scelta, potrete andare in banca e contattare così un promotore.
Chiedere prima di decidere
Come già accennato è fondamentale chiedere al vostro promotore i costi delle commissioni. Accertatevi di aver compreso bene ogni parte del contratto prima di firmarlo. In base poi alle vostre esigenze e ai vostri bisogni, conoscendo bene le diverse modalità, potrete optare per un fondo azionario, più duraturo ma con possibilità di guadagni alti, o uno obbligazionario.
Infine
Abbiamo cercato di comprendere qualcosa in più dei Pac. Un aspetto importante è quello di affidarsi ad un promotore che sappia veramente capire le reali necessità e i bisogni che abbiamo, con cui poter instaurare un clima di reciproca fiducia e un rapporto basato sull’ onestà. Solo così potremo esser certi di qualsiasi passo ci venga consigliato e di comprendere bene in che direzione si sta muovendo la nostra economia.